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Tachicardia

La tachicardia è una condizione medica caratterizzata dall'aumento del numero di battiti cardiaci al minuto, anche se in stato di riposo: è un fenomeno comune sia tra adulti che bambini, è comporta il raggiungimento di una frequenza cardiaca superiore a 100 battiti al minuto. 

Sebbene possa verificarsi in situazioni di stress, esercizio fisico intenso, o malattie febbrili (tachicardia sinusale), esistono forme patologiche che richiedono attenzione medica.

Cerchiamo di capire meglio di cosa si tratta, quali sono i sintomi della tachicardia e quando è il caso di rivolgersi a un medico.

Tipi di Tachicardia

Partiamo dal presupposto che esistono diversi tipi di tachicardia, ognuno con caratteristiche specifiche:

  • Tachicardia parossistica sopraventricolare: un tipo di tachicardia che parte dalle camere superiori del cuore (atri) e può causare episodi di battiti cardiaci molto rapidi.
  • Tachicardia ventricolare: un ritmo cardiaco accelerato che parte dai ventricoli, le camere inferiori del cuore, e può superare i 120 battiti al minuto.
  • Tachicardia sinusale: una forma comune in cui il cuore batte più velocemente del normale a causa di fattori come esercizio fisico, febbre o stress.
  • Flutter atriale: caratterizzata da un ritmo cardiaco rapido e regolare che origina negli atri e può causare sintomi anche gravi.
  • Fibrillazione atriale: caratterizzata da un ritmo cardiaco irregolare e rapido nelle cavità atriali, che porta a un'inefficace contrazione del cuore.
  • Fibrillazione ventricolare: un tipo di aritmia molto pericolosa che può portare a morte improvvisa se non trattata immediatamente.

Sintomi della Tachicardia

La tachicardia può manifestarsi con diversi sintomi, che cambiano chiaramente in base alla gravità e al tipo di aritmia:

  • Palpitazioni: la comune percezione fastidiosa del battito cardiaco accelerato.
  • Dolore toracico: la sensazione di oppressione o dolore al petto.
  • Dispnea: difficoltà respiratoria dovuta all’insufficiente apporto di ossigeno.
  • Vertigini: sensazione di svenimento o capogiro.
  • Sincope: svenimento improvviso causato da una temporanea insufficienza di flusso sanguigno al cervello.

Cause della Tachicardia

Le cause della tachicardia possono essere molteplici e includono:

  • Febbre: la presenza di febbre, specialmente se alta, può accelerare il battito cardiaco.
  • Fumo e alcol: l'abuso di tabacco e alcol può influenzare negativamente la frequenza cardiaca.
  • Caffeina: il consumo eccessivo di bevande contenenti caffeina può causare tachicardia.
  • Stress e ansia: stati emotivi intensi possono provocare un aumento temporaneo della frequenza cardiaca e portare alla cosiddetta tachicardia da stress.
  • Esercizio fisico intenso: l'attività fisica elevata aumenta naturalmente il ritmo cardiaco.
  • Ipertiroidismo: l’eccessiva o alterata produzione di ormoni tiroidei può aumentare la frequenza cardiaca.
  • Anemia: la carenza di emoglobina nel sangue può comportare un aumento del ritmo cardiaco per compensare la minore ossigenazione dei tessuti.
  • Patologie cardiache: malattie come la cardiopatia ischemica o l'insufficienza cardiaca possono provocare tachicardia.
  • Squilibri elettrolitici: deficit di minerali essenziali possono alterare l’attività elettrica del cuore.

Rimedi contro la tachicardia

Il trattamento della tachicardia, chiaramente, cambia in base alla causa sottostante e alla gravità del disturbo. 

In molti casi, le tecniche non invasive possono essere molto efficaci, come l'uso delle manovre vagali: queste tecniche, che possono essere eseguite autonomamente, puntano a ottenere una stimolazione del nervo vago, che può rallentare il battito cardiaco ed è bene impararle da persone più esperte.

Quando le manovre vagali non sono sufficienti, si potrebbe ricorrere ai farmaci antiaritmici, su prescrizione medica: questi farmaci, come i betabloccanti e i calcio antagonisti, sono formulati per ridurre la frequenza cardiaca e stabilizzare il ritmo del cuore. Possono essere somministrati per via orale o endovenosa, a seconda della situazione clinica del paziente e, negli ambienti ospedalieri, soprattutto durante episodi acuti di tachicardia, l'iniezione di questi farmaci può essere necessaria per un controllo rapido ed efficace del ritmo cardiaco.

Per i casi più complessi o persistenti, come le tachicardie parossistiche sopraventricolari e altre aritmie strutturali, possono essere necessari interventi più invasivi, come l'ablazione cardiaca, una procedura che mira a inattivare le aree del cuore che causano le aritmie: tramite l’ausilio di cateteri sottili inseriti attraverso i vasi sanguigni, i medici possono applicare radiofrequenze per neutralizzare i tessuti problematici. 

Nei pazienti a rischio di aritmie gravi o potenzialmente letali, come la fibrillazione ventricolare, l'impianto di dispositivi elettrici come i cardioverter-defibrillatori può essere una soluzione salvavita. Questi dispositivi monitorano costantemente il ritmo cardiaco e possono intervenire automaticamente per correggere le aritmie, ripristinando un battito cardiaco normale attraverso una piccola scarica elettrica.

La gestione dello stile di vita gioca un ruolo di rilievo per prevenire e per calmare la tachicardia: adottare tecniche di gestione dello stress, come la meditazione, il rilassamento muscolare progressivo e la respirazione profonda, può aiutare a ridurre la frequenza e la gravità degli episodi di tachicardia. Inoltre, modificare la dieta e ridurre l'assunzione di caffeina e alcol può essere molto benefico, soprattutto per chi sperimenta tachicardia dopo mangiato o tachicardia notturna.

Quando rivolgersi al medico in caso di tachicardia

È fondamentale consultare un medico se si verificano episodi di tachicardia improvvisa o persistente, soprattutto quando accompagnati da altri sintomi come dolore toracico, svenimento o difficoltà respiratorie. In questi casi, la diagnosi precoce è cruciale per identificare eventuali aritmie sottostanti o altre condizioni mediche che richiedono trattamento. 

In particolare, si consiglia di rivolgersi a un medico se:

  • La tachicardia si verifica senza una causa apparente come stress o esercizio fisico.
  • La frequenza cardiaca rimane elevata anche a riposo.
  • Si manifestano sintomi associati come vertigini, sincope, o dolore toracico.
  • La tachicardia inizia e termina improvvisamente, suggerendo la presenza di aritmia.
  • Si soffre di patologie cardiache o si ha una storia familiare di malattie cardiache.

Ricordiamo che anche la tachicardia in gravidanza va monitorata attentamente, poiché può influenzare sia la salute della madre che quella del feto: in questi casi, consultare un medico è essenziale per discutere le opzioni di trattamento sicure durante la gestazione.

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